domenica, ottobre 16, 2016

❥ Consigli libreschi #01

E' da un po' che penso di aprire questa rubrica, non tanto per imporre i miei gusti letterari, quando per dare la possibilità ad alcuni libri che, per me, hanno significato davvero molto, o anche solo a libri che mi hanno fatta sognare, ridere, piangere, amare, odiare e potrei continuare all'infinito.
Insomma, libri che hanno lasciato il segno, nel bene e nel male.
Se vorrete seguire questi "Consigli" fatemelo sapere, scrivete qui sotto le vostre impressioni!

Il primo consiglio libresco risale al lontano 2014; il commento è vecchiotto, ma questo libro mi ha trasmesso davvero molto. Nonostante quello che leggerete nel prossimo commento sappiate che 13 è stato fondamentale per me, una lettura che mi ha aiutata a superare una situazione davvero difficile da digerire. E' stato angosciante, ma di certo utile a comprendere determinati meccanismi!

TRAMA: Clay torna da scuola e fuori dalla porta trova ad aspettarlo una pessima sorpresa: sette audiocassette numerate con dello smalto blu. Ascoltandole, scopre che a registrarle è stata Hannah, la ragazza per cui si è preso una cotta. La stessa ragazza che si è suicidata due settimane prima. Quelle cassette sono il suo modo per avere l'ultima parola sulle vicende che, secondo lei, l'hanno portata alla morte: facendole scorrere, Clay scopre che il destinatario del pacchetto deve ascoltarle e poi passarle al successivo di una lista. Nelle cassette, 13 storie: ognuna legata a una persona che ha dato ad Hannah una ragione per togliersi la vita. Seppur sconvolto, non può resistere alla tentazione di esplorare a fondo la storia che lo riguarda e, guidato dalla voce di lei, visiterà i luoghi che lei vuole mostrargli, finché non gli rimarrà altro da ascoltare...
Età di lettura: da 14 anni.

STELLINE: ★★★☆☆
COMMENTO: A dire il vero avrei voluto dare di più a questo romanzo, di più per le tematiche affrontate, di più per la tensione creata e per come determinate problematiche vengono esposte. Ma, sì c'è un ma, c'è una cosa che mi ha lasciato davvero l'amaro in bocca...
Ma andiamo per gradi!
Dopo aver letto Beautiful Malice mi sono detta "ho bisogno di qualcosa di leggero", anche se volevo rimanere sul genere thriller... poi ho guardato la mia libreria e 13 mi ha salutato (si fa per dire), chiamandomi a sé. Non so perché questo libro potesse in qualche modo sembrarmi più leggero... perché in effetti la sinossi presagiva tutt'altro che leggerezza, ma forse era il suo momento, forse DOVEVO leggerlo.
E così ho fatto.
Non starò a spiegare ciò che sta dietro a questo ultimo commento e come ho affrontato la lettura di questo romanzo... però vorrei precisare una cosa: 13 VA LETTO! E dovrebbero adottarlo come testo didattico a scuola, come lettura estiva. Basta con i "Madame Bovary" (o come cavolo si scrive), o "Le parole per dirlo", etc... nell'epoca in cui viviamo, nel periodo di disagio in cui affoghiamo, 13 può aprire gli occhi, è un libro che può far prendere coscienza alle persone, ai ragazzini, ragazzini che vanno indirizzati sulla giusta via, perché anche il gesto più insignificante può avere l'effetto di un uragano.
Uno scherzo apparentemente innocuo può distruggere una vita, perché non è lo scherzo in se stesso il problema, ma l'effetto valanga che si trascina dietro, mano a mano: il disagio, il malessere, aumenta a dismisura e basta una goccia (uno sguardo diverso dal solito, una parola detta con un tono sbagliato, o una risata di troppo) per far capitolare tutto.
Clay non lo sa... fino al giorno in cui non gli arriva un pacco (privo di mittente) e lo apre. Dentro vi trova una serie di cassette, numerate su ogni lato, sino al 13.
Le persone alle quali sono indirizzate le cassette pensavano di essere INNOCENTI, fino al giorno in cui non hanno iniziato ad ascoltarne il contenuto. Presi separatamente, i singoli casi possono sembrare apparentemente "normali" (a parte alcuni), bravate da ragazzini... ma che effetto possono avere se vengono sommati l'uno all'altro, se vengono addossati su una ragazza fragile? Hannah ha ceduto... circa due settimane prima l'arrivo del misterioso pacco a casa di Clay.
Però ha tentato, ha tentato fino alla fine di frenare la valanga, di chiedere un disperato ultimo aiuto. Non l'hanno sentita... come ho detto una volta: "Il Re è morto, nessuno l'ha sentito piangere".
Lascerò da parte il resto delle mie elucubrazioni durante la lettura... ciò su cui mi vorrei focalizzare però è l'angoscia che questo romanzo trasmette.
Inizialmente è abbastanza scorrevole, io stessa mi sono ritrovata a pensare: "oh.. credevo di peggio". Ma poi, mano a mano che la storia va avanti, comprendi tutti i meccanismi dietro a ogni singola azione, il dolore che la protagonista prova assemblando i vari pezzi del puzzle... sono le connessioni il problema, le conseguenze. E alla fine, quando lei stessa tenta in un ultimo atto masochistico di affondare ancora di più nell'annichilamento per non avere ripensamenti che possano salvarla da se stessa, in quel momento tale è la tensione che senti da doverti fermare; comprendi tutto, in un unico istante, ogni singola parola, ogni singolo sospiro.
Ho interrotto la lettura... lo ammetto, mi sono presa un giorno di pausa perché era davvero troppo. Quando l'ho ripreso in mano non sono riuscita a staccarmi dalle sue pagine fino alla fine, ho DOVUTO scavare fino all'ultima pagina. E quando ti mancano circa 3 pagine dalla parola fine, vorresti solo che tutto cessasse con una speranza, ma anche quella ti viene negata.
13 è un romanzo che abbatte, chiude ogni porta e non ti da molte possibili scelte. Ti mostra la realtà, nuda e cruda e non lo consiglio a persone che hanno subito questo genere di lutto (in famiglia o tra gli amici); probabilmente per alcuni potrebbe essere illuminante, ma per altri devastante.
Per questo gli ho dato 3 stelline e non 5, perché come Hannah, chi legge ha bisogno di un barlume di speranza e non basta il finale stiracchiato che Jay Asher ha imbastito. Quelle brevi battute non risollevano una valanga!
So che il tema trattato è pesante, molto pesante. So che va bene così, che non c'è speranza per chi se ne va, ma c'è per chi resta (nonostante sia difficile da vedere) e questo, almeno in un romanzo di questo genere, va preteso. Forse mi sto impuntando troppo su una cosa che ha poco senso ai fini della recensione, ma questa porta in faccia non l'ho digerita. Dopo 200 e passa pagine di angoscia doveva esserci altro.
Comunque un bel libro; lo rileggerei, senza ombra di dubbio e se non fosse per il malessere che mi ha trasmesso, per l'ingiustizia, gli avrei dato ben più di 5 stelline. Una lettura eccellente, straziante ma eccellente!

Avrei altre miliardi di cose da dire su questo libro, ma è difficile raccogliere i vari pensieri e metterli in fila uno per uno, creando un pensiero coerente... è un romanzo che tocca, che lascia traccia di sé, va detto. E questo, nel bene e nel male, rende un libro eterno, indimenticabile!


E voi? Avete letto 13?
Se sì fatemelo sapere, se invece vi interessa questa lettura non posso che spronarvi a leggerlo. E buona fortuna!

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